E' tempo di parlare ancora.
E' una lunga storia.
Innanzitutto volevo chiarire che queste cose non le ho mai raccontate a nessuno ed è la prima volta che provo a scrivere ciò che ho passato. Mi scuso se sono poco chiara ma è molto difficile per me spiegare a parole queste cose. Premetto che il post sarà davvero lungo.
Tutto è partito un giorno, quando frequentavo la prima media. Allora non sapevo neanche cosa fosse un hikikomori, nemmeno conoscevo il Giappone.
La sera mia madre mi mandava sempre a letto alle nove. Io ho sempre fatto fatica ad addormentarmi, preferivo stare sveglia a guardare la tv. Ma lei era molto severa. Così mi ritrovavo a fissare il soffitto della mia stanza con gli occhi spalancati, aspettando invano che arrivasse il sonno.
Così, per passare il tempo, una sera ho iniziato a fantasticare.
Da qui è cambiato tutto.
Ho iniziato ad immaginare, immaginare e immaginare, finchè non ho creato un vero e proprio mondo.
Mi sono creata un alter ego, un'altra me stessa che dalle nove di sera prendeva vita ogni notte nella mia testa.
Si chiamava Giulia Taylor, aveva i capelli rossi e due splendidi occhi blu. Aveva 16 anni, era una ragazza solare, bellissima, sempre gentile con tutti e molto intelligente. A quell'età la mia testa era ben manipolata del Sistema, eh?
Il tutto era immaginato come se stessi guardando un cartone animato. Giulia T. era ispirata al personaggio secondario di Mirmo, il cartone animato che trasmettevano proprio in quel periodo su Italia1 e che io guardavo ogni giorno, mi piaceva davvero un sacco! Carolina mi sembra si chiamasse.
Sì, è proprio lei. Giulia T. però teneva i capelli sciolti, lunghi fino alle spalle.
Finalmente sono riuscita a trovare l'episodio e me lo sono riguardato. Che strano effetto dopo quasi 8 anni! (
http://toonitalia1.altervista.org/116-carolina-14-amore/)
Già una volta l'avevo cercato, ma non ero riuscita a trovarlo.
Ricordo di aver scelto lei perchè è una ragazza tosta, molto sicura di sè e un po' maschiaccia. Inoltre quell'anno facevo anche io pallavolo.
Adesso che la guardo meglio ci assomiglio pure un po'! E' il genere di pettinatura che mi farei, con la frangetta e i ciuffetti intorno al viso.
Comunque, Giulia T viveva a Meridium ed era un angelo con i super poteri... sì, lo so, è abbastanza patetico, ma all'inizio era così, mi piaceva, mi sembrava una gran figa. Poi il tutto ha subito diverse evoluzioni, anche perchè ero condizionata dai film e dai cartoni che guardavo. Ad un certo punto è pure diventata una maga e frequentava Hogwarts. E c'era pure Harry, che per un certo periodo è stato pure il suo ragazzo.
Ma andiamo con ordine.
Ogni notte mi immaginavo questi episodi, e riprendevo sempre dalla sera precedente.
Ero arrivata in un punto in cui non vedevo l'ora di andare a dormire. Mi divertivo davvero tanto!
Sì, già la mattina presto mi svegliavo e mi ritrovavo ad aspettare con ansia che la giornata finisse per potermi rifugiare in quel bellissimo mondo. Un mondo in cui comandavo io, decidevo io tutto ciò che succedeva.
Io ero Dio.
Ovviamente a Giulia T. succedevano cose fighe. Combattimenti mozza fiato, era una paladina della giustizia, inoltre era molto popolare tra i ragazzi.
Potrei fare un elenco di tutti i ragazzi che ha avuto. Sì, perchè dopo un po' mi stancava stare sempre con lo stesso ragazzo, così la facevo lasciare e facevo subentrare un nuovo candidato. In quel mondo era possibile.
Ovviamente tutti personaggi erano copiati. Era ancora difficile per me creare dei personaggi da zero ben caratterizzati.
Comunque l'elenco è questo:
_ Matt, il ragazzo di Will delle Witch
_ Draco Malfoy di Harry Potter
_ Harry Potter
_ Curapika, Hunter x Hunter
_ un tipo dai capelli d'argento e gli occhi azzurri. Non ricordo da quale cartone venisse, forse ancora Mirmo.
E qui siamo solo nella fase iniziale. Perchè in seguito, come ho già detto, il mio alter ego ha subito delle evoluzioni che approfondirò più avanti.
Per quasi quattro anni quindi ho vissuto con una seconda me. Il fatto è che tutto questo mi dava una forza incredibile per affrontare gli altri miei coetanei. A scuola ero una sfigata colossale, non riuscivo a legare con gli altri. Sapere di essere Giulia Taylor, di essere una persona speciale di nascosto mi dava coraggio. Quando mi prendevano in giro, mi rassicurava e consolava pensare che in realtà io non ero una sfigata. Io ero Giulia Taylor, quella grandissima gnocca che tutti a Meridium ammiravano. Sì, ne ero proprio orgogliosa. Tutto questo era diventato un'ottimo strumento per non rischiare di cadere in depressione. Io ero speciale. Io ero meglio di loro. Io di notte combattevo il male e vivevo una vita felice.
Anche qui, i poteri di Giulia col tempo cambiavano. Da angelo è arrivato Mirmo, poi è diventata una Pretty Cure, una Mermaid Melody, infine una studentessa di Hogwarts. Col passare del tempo l'altra me si caratterizzava e concretizzava sempre di più, finchè la situazione ha rischiato di degenerare.
Ho iniziato a odiare seriamente me stessa. Io in confronto a Giulia T. non ero nessuno. Ero una merda. Non avrei mai potuto essere come lei.
Se prima riuscivo a sentirmi in perfetta sintonia con il carattere del mio alter ego, ora non riuscivo più a sentirmi a mio agio. Lei era bella e amata.
Io no.
Iniziai a diventare invidiosa. Ero gelosa di lei. Perchè lei sì e io no? Eravamo una cosa sola dopottutto!
Iniziai ad odiarla. Era davvero ingiusto. Le mie fantasie incominciavano a diventare poco credibili.
Non ero più felice di andare a letto la sera. Non provavo più nulla, era come se non fosse cambiato niente, tutto era tornato come prima come se quel mondo non fosse mai esistito. Rifugiarmi in quel mondo non mi era più di conforto, non mi emozionava più. Vuoto totale.
Era chiaro che avrei dovuto reinventarmi. Dopo quattro anni ormai ero cresciuta, e Giulia T. incominciava a starmi davvero stretta.
Per qualche mese ci fu un vuoto totale. Non immaginavo più nulla la sera sotto le coperte. Furono brutte notti quelle. Mi sentivo come se mi mancasse qualcosa, qualcosa di grosso. Eppure non riuscivo a creare qualcosa di simile a quel mondo, perchè mi ci sentivo ancora legata. Avevo paura di creare qualcosa di troppo diverso.
Finchè nella mia vita ecco che entra lui: il Giappone.
E conosco Inuyasha, Ranma e poi Death Note. Quest'ultimo è l'anime che mi aprirà le porte.

E così ecco che mi innamoro, sì, mi innamoro seriamente id Inuyasha. Ho appena scoperto il Giappone, quindi Inuyasha, con il suo kimono rosso e il fatto che è un mezzodemone, mi attira tantissimo. E' molto orientale, e lo adoro appena lo vedo. E' strano innamorarsi di un cartone animato, lo so. Il fatto è che è più facile, perchè non esiste e sai che in nessun modo potrà mai deluderti, perchè è creato apposta per impersonare esattamente quel tipo di personaggio e nient'altro. E' così come lo vedi. Così come lo vuoi tu.
Ecco quindi che entra lei, Kuromi. Una ragazza di 18 anni dai capelli neri, lisci e lunghi e dagli occhi marroni. E' una ragazza per niente femminile ma comunque carina, timida e pasticciona. La caratterizzazione dei miei personaggi si fa più matura, e più vicina al mio vero essere. Ma io ancora non me ne rendo conto.
E' breve la storia con Inuyasha. perchè poi arriva La squadra del cuore, Un cartone che mi rapisce davvero ed è pieno di personaggi maschili fighissimi, prima di tutti Roy Kano.
Da qui inizio di nuovo a provare forti emozioni. Soprattutto nelle scene d'amore tra i due. Mi emoziono davvero, tanto che sto sveglia la notte.
Poi è l'ora di Sako il capitano della squadra. Finchè arriva Death Note e lì è una bomba L Lawleit mi rapisce letteralmente il cuore. E' qui che capisco di amare pazzamente le persone eccentriche e strane. Dalla seconda superiore fino all'anno scorso quindi, Kuromi viveva una storia stile Death Note, e stava con L.
E qui le fantasie iniziano a farsi serie. Intendo dire che non mi basta più immaginare scene di bacetti romantici. Sono cresciuta ancora e non mi
basta.
All'inizio ero addirittura imbarazzata, ma erano cose che succedevano solo nella mia testa dopotutto. Nessuno poteva guardarmi dentro. Nessuno sapeva.
Scoprii quanto sono brava a usare la mia immaginazione. Non solo questo. Quanto ero in grado anche di sentire vive queste mie fantasie. Mi emozionavo. Tutto quello che vivevo nella mia testa lo sentivo come se lo vivessi realmente. Era tutto così vivo che quasi mi spaventavo. E incominciavo a chiedermi quale fosse la vera realtà. Questa mia capacità mi portò quasi a confondere i due mondi. E di nuovo cominciai dopo un po' a sentirmi estranea anche con Kuromi. Iniziai a ingelosirmi di lei. Anche perchè i miei alter ego, sì, cambiavano col tempo ma io ero rimasta ancora la stessa, 17enne sfigata, brutta e asociale.
Quanto era ingiusto il mondo. E anche QUEL mondo.
Un altro periodo di pausa. Durò parecchio, e fu dura. Non sapevo più come affrontare le giornate, ero tornata una persona normale. C'ero solo io.
Ero di nuovo da sola.
E di nuovo avevo paura di ricominciare tutto daccapo.
Per ora basta così.
Mi rendo conto di quanto sia assurdo tutto questo. Sono sempre stata strana. E ora mi vergogno un po' ripensare a queste cose, perchè so che non è affatto normale. Ma d'altronde, se non fosse stato così, ora io non sarei quella che sono. Sono eternamente grata a quel mondo immaginario che, tra l'altro, non è ancora sparito del tutto dalla mia testa.
Sì, esatto. Anche se ora sto molto meglio e sono cambiate tante cose, ho ancora bisogno di lui.
Credo che non riuscirò mai a smettere di sognare.
Il racconto continua, prossimamente pubblicherò un altro post. Ci sono ancora tantissime altre cose da dire, non vedo l'ora di liberarmi di tutta questa merda che mi ottura la testa.
Ora mi sento così bene. Sono felice di essere riuscita finalmente a parlarne.
E' da tantissimo tempo che volevo farlo.
TSUZUKU