Sono tornati la nebbia e il freddo.
La finestra sul cielo della mia stanza lascia entrare quella luce pallida che mi piace tanto. Non è troppo forte ma neanche troppo cupa. Siamo in un equilibrio perfetto.
Il cielo è coperto e pioviggina. Oggi non vedrò gli aerei passare, non potrò sognare di essere a bordo. Quante volte ho alzato la testa e vedendo le scie di nuvole da loro lasciate ho immaginato che un giorno anche io sarei stata su uno di quegli aerei che mi avrebbero portato lontano da qui, mi avrebbero permesso di raggiungere quella destinazione che ormai da troppo tempo sto sognando. Un giorno anche io mi troverò seduta tra i passeggeri e guarderò dal finestrino la città farsi sempre più piccola, finchè non la vedrò completamente sparire, non solo dalla vista ma anche dalla mia testa. Vorrei mandare a fanculo tutti quanti e andarmene, andare il più lontano possibile da qui.
Voglio un giorno poter partire e poter dire addio a questo posto, che mi ha devastato completamente.
Non ne posso più di stare a Belluno, di dover frequentare certe persone. La cosa che non riesco proprio tollerare è la mentalità che c'è qui. In Olanda mi sono sentita cittadina del mondo, una sensazione davvero incredibile che non avevo mai provato prima. Qui invece non sento proprio niente. Anzi, mi sento morta, fuori luogo, nel posto sbagliato.
"Ma dove sono. Che ci faccio qui, questo non è il mio posto."
Quante volte questo pensiero mi travolge. E un'ansia tremenda cresce all'improvviso.
Sto buttando il mio tempo qui.
Vorrei essere nata in un altro Stato. Ma poi penso che mi è andata bene essermi trovata in un posto di merda come questo perchè così ho più forza e determinazione per raggiungere i miei scopi e riesco ad apprezzare di più le cose che amo.
Se fossi nata in Asia probabilmente ora il Giappone non mi interesserebbe poi così tanto.
Mi va bene essere qua, ma solo perchè un giorno so di poter lasciare questo posto.
Non riesco ad immaginarmi un futuro a Belluno. E se ci provo, mi assale il panico.
Non voglio stare a Belluno, non voglio l'Italia, non voglio nemmeno l'Europa.
Destinazione Asia. E basta. Mi basta questo per ora.
Di certo mia madre non mi aiuta quando mi dice di preparami un piano di riserva e di trovare qualcos'altro nel caso non riuscissi a trovare lavoro. Io non ho intenzione di organizzare nessun piano B. Io voglio fare solo ciò che amo. E il fatto che mia madre non creda che io ce la possa fare mi fa impazzire.
Non mi sostiene, non crede davvero in me. Non sa di cosa sono capace.
Fa davvero male. Devo credere in me stessa, se non ci credo io per prima sono spacciata. Alla fine, non importa se tutti pensano che ho progetti troppo ambiziosi. Avrò modo di mostrare ciò che so fare. Non sono la sfigata che tutti credono di conoscere. Non più.
Sono sicura che ce la farò. So che è anche questione di fortuna, a volte bisogna essere nel posto giusto al momento giusto. Ma so che per me sarà così.
Perchè me lo merito dopo tutto quello che ho passato.
Perchè la vita è in debito con me.
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