lunedì 27 maggio 2013

Assassino lui, ma anche noi!

Certe volte mi chiedo: ma chi è Dio per poter essere chiamato Dio?
"Bè, Dio!", mi dicono.
Ma questo non mi convince affatto.
Ho visto di nuovo mia cugina, Belen, e non so come, ma siamo arrivate a parlare di pena di morte.
Strano, di solito non facciamo discorsi del genere.
Ricordo che io alla sua età ero favorevole, anche perhcè ero in piena fase "Death note" e sognavo di avere tra le mani il quaderno della morte per poter far fuori mezza gente che conosco. Ora per fortuna quel periodo occhio-per-occhio,-dente-per-dente-giappominkia è passato e soprattutto la mia opinione è cambiata.
Belen invece è in piena fase bimbominkia. Quindi la posso capire, ha ancora tempo per maturare e cambiare idea.
Ognuno può pensare quello che vuole, però io personalmente non sono d'accordo quando Belen dice che la pena di morte è giusta. Ma chi sei tu per togliere la vita ad una persona?? Come puoi solo pensare ad una cosa del genere?
E' anche vero che nessuno ha mai ucciso una persona a me cara, quindi non posso sapere come ci si possa sentire in questo caso, però lo posso immaginare.
Se qualcuno uccide ha i suoi "buoni" motivi.
"Ma no, c'è gente che uccide anche senza rendersene conto, tipo quelli drogati o pazzi." dice Belen. Bè, se uno ha assunto sostanze è perchè ha appunto dei problemi o comunque una persona non diventa pazza così a caso. C'è sempre qualcosa che spinge l'assassino a uccidere.
Ricordo che un mio prof una volta ha detto che tutti noi abbiamo questa strana attrazione per il macabro e per la morte.
Molti in classe hanno negato, io invece mi sono trovata d'accordo. Io per prima ne sono davvero attratta e allo stesso tempo anche terrorizzata. Una cosa che ci attrae non deve per forza essere bella. Anzi, secondo me più una cosa è oscura, macabra, misteriosa e sconosciuta, più cattura la nostra attenzione.
Comunque Belen continuava a espormi le sue teorie sul fatto che la pena di morte è giusta, è giusto che l'assassino paghi per quello che ha fatto e blablabla. A me stava salendo la rabbia a mille perchè Belen è una di quelle ragazze troppo abituate a parlare tanto e a dire sempre la propria opinione trovando la continua approvazione e appoggio dei genitori. Ormai lo so per esperienza, chi parla tanto ha SEMPRE E COMUNQUE ragione. Ed è così concentrata a divulgare le proprie filosofie di vita che neanche si degna di ascoltare le opinioni degli altri.
Infatti, mentre le rispondevo dicendo la mia (wow, facciamo progressi!) avevo questa fastidiosa impressione che non mi ascoltasse completamente.
Lei continuava a dirmi che se proprio la pena di morte non era possibile, pretendeva almeno l'ergastolo.
Io qui ho iniziato a infervorarmi, non solo perchè trovavo assurdo tutto ciò che mi diceva ma anche perchè avevo l'occasione di poter dire la mia opinione su questo argomento per la prima volta in tutta la mia vita (esatto, non parlo molto). Così con voce tremolante le ho detto che sia la pena di morte che l'ergastolo erano delle soluzioni assurde perchè in entrambi i casi avevi un uomo morto.

Come può vivere una persona sapendo che non gli verrà data un'altra possibilità e non uscirà mai più dal carcere? Chi siamo noi per togliere la libertà ad un uomo? Ok, un uomo che ha ucciso ma pur sempre un UOMO. E lei cerca di giustificare queste sue scelte attribuendogli questa stupida figura dell'assassino senza scrupoli e malvagio. Il male in persona. Quando in realtà sa benissimo che non è così, ma le fa comodo pensarla in questo modo.
Tutti devono avere un'altra possibilità. Anche più di una. Se uno uccide sapendo a cosa può andare in contro significa che c'è qualcosa di veramente serio sotto. E poi ucciderlo o rinchiuderlo per sempre non ci trasforma noi stessi in assassini? Così allora non avremmo risolto proprio niente. Saremo di nuovo al punto di partenza.
Non ha senso, abbiamo un uomo morto in entrambi i casi, e noi avremmo fallito. Non otteniamo giustizia facendo a lui ciò che ha fatto a noi, ma aiutandolo a cambiare, offrendogli tutte le possibilità di cui a bisogno. Perchè se alla fine riusciremo a cambiarlo allora lì si che avremmo ottenuto qualcosa. Un uomo nuovo.
E noi avremmo imparato a perdonare.
Quanto è difficile perdonare oggi?
Tanto, e ci vuole del tempo. Io stessa, dopo 5 anni sono riuscita a perdonare le ragazze che mi hanno tormentata. E tutti quelli che mi hanno fatto del male. E mi sento bene con me stessa! Sento di aver ottenuto QUALCOSA, qualcosa di bello, la soddisfazione di essere riuscita a perdonarle che, sono sicura, mi porterò dietro per tutta la vita. Quel qualcosa di cui posso andare orgogliosa. La vendetta invece, porta solo ad una soddisfazione iniziale breve che poi con il tempo si consuma finchè non ci rimarrà in mano niente. Forse solo una sensazione di vuoto dentro di noi e qualche domanda lasciata in sospeso, e chissà, magari anche il rimorso per aver fatto qualcosa che solo ora ci accorgiamo di quanto è stato sbagliato e precipitoso.
Perdonare non è da rammolliti, anzi. E' un segno di grande forza, maturità e saggezza.
E' anche vero che può sembrare assurdo pensare di aiutare una persona che ha ucciso qualcuno a noi caro. Ma bisogna per lo meno provarci per quanto difficile possa sembrare. Riflettere bene e non farsi trasportare subito dalle emozioni.
Le ho dette queste cose a Belen (non così bene a dire il vero perchè come si sa, la comunicazione orale non è il mio forte) eppure non mi è sembrato che l'abbiano sfiorata neanche un po'. E l'ho capito dal modo in cui mi rispondeva, ripetendo le stesse cose, quasi volesse solo cercare di non essere lei quella che rimaneva a bocca chiusa e avere a tutti costi l'ultima parola. E così è stato perchè io di fronte a queste sue risposte sempre uguali, non abituate a ricevere attacchi da altre opinioni contrastanti, non sapevo cosa aggiungere e questo mio silenzio credo le facesse credere ad una vittoria.
In questo caso, ammetto che avrei voluto a tutti i costi imporle la mia opinione. Forse perchè so che anche io alla sua età ero così e quindi volevo cercare di aprirle un po' gli occhi. D'altronde se io la pensavo in quel modo era proprio perchè nessuno mi aveva fatto vedere la situazione con occhi diversi e da punti di vista differenti.
Faccio davvero fatica a tollerare opinioni diverse quando si parla di argomenti del genere.
Ma è una cosa su cui sto lavorando. Cerco ogni giorno di migliorarmi, e anche se lentamente vedo che ci sto riuscendo. Credo proprio che riuscirò a cambiare anche la Junkyo che è dentro di me.