giovedì 4 aprile 2013

Last night... good night...

Se ora la mia vita avesse una colonna sonora, sarebbe questa...





Buonanotte

MAGNET

La nostra storia non fu affatto come l'avevamo sognata...


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E se ne andò di nuovo.
Dopo tutte quelle telefonate e quei discorsi sul fatto di riparlarne quando sarebbe tornato a casa per quei pochi giorni di Natale.
E avrebbe dovuto fare tutto da sola. Di nuovo. Ma d'altronde se lo aspettava, era sempre stato così fin dai tempi delle medie, quando aveva iniziato ad allontanarsi da sua madre. Aveva sempre dovuto affrontare le sue paure da sola, tenendosi tutto dentro, senza poter condividere con qualcuno le proprie emozioni.
Il giorno dell’esame, il primo giorno delle superiori, gli atti di bullismo, il cambio nella nuova scuola.
Il suo crescente stato di hikikomori.
Ma quell'estate di colpo qualcosa cambiò. E da un giorno all'altro si guardò allo specchio e vide qualcosa di incredibile, qualcosa che non avrebbe mai immaginato di poter vedere: una bella ragazza.
Ed era bastato davvero poco. O meglio, è quello che pensò in un primo momento. In realtà, inconsciamente aveva già progettato ogni cosa, e senza neanche accorgersi tutto aveva iniziato ad andare per il verso giusto.
Anche se ancora non ci crede del tutto, non è ancora abbastanza, pensa. L’ossessione di guardare il proprio riflesso continuamente e ovunque, per accertarsi che quella ragazza abbastanza carina sia effettivamente lei. Non ne è ancora convinta, ha paura di crederci. Eppure qualcosa negli sguardi della gente sembra essere effettivamente cambiato. Non riesce a comprendere se è davvero così, ha il timore di aver creato solo un illusione. Un po’ come succede con i suoi disegni. Ad un primo sguardo le sembrano spettacolari eppure basta osservarli di nuovo qualche giorno dopo per accorgersi che in realtà il soggetto è sproporzionato, le linee non sono in armonia, le sfumature non sono al posto giusto. Niente è come se lo immaginava, come se pochi giorni prima avesse creato qualcosa del tutto differente. Non era affatto lo stesso disegno.
Non era affatto lei quella ragazza carina. Forse lo era stata quei giorni d’estate. Ma adesso non si trovava più così bella.
Allora quel giorno decise di guardare gli album di fotografia di famiglia. Scoprì tante cose che quasi la fecero piangere. Le passarono mille pensieri per la testa che avrebbe tanto voluto buttare giù su un foglio bianco. Ma sapeva che era troppo difficile per lei. Con il passare degli anni si accorse della sua incapacità di trasformare i propri pensieri in frasi di senso compiuto. Le idee erano proprio lì, nella sua testa, eppure non ce la faceva. Non ci riusciva davvero. Ancora di più si sentiva oppressa da tutte quelle parole che si ammassavano nella sua mente senza avere la possibilità di uscire e lasciare un po’ di respiro ai suoi pensieri.
Eppure ci provò lo stesso.
Aveva da poco finito di leggere un libro dalla stesura per lei complicata e troppo impegnativa che però la affascinava. Così ci provò e in effetti qualcosa riuscì davvero a scrivere. E per ora sembra che stia andando tutto bene. Non è ancora tornata indietro a rileggere ciò che ha scritto perché sono tante le cose di cui vuole parlare e ha paura di lasciarsi sfuggire qualcosa. Ma sente che questa volta è andata diversamente. Forse è venuto fuori qualcosa di veramente sensato! Sarebbe la prima volta dopo tanto tempo.
Si ricorda che fin da piccola le piaceva scrivere.