mercoledì 19 febbraio 2014

Scuola sì o scuola no???

La volete sapere l'ultima?
Ho dimenticato la mia cartella da disegno sul treno. Sono arrivata a Padova spensierata, senza preoccupazioni... e senza borsa. Me ne sono accorta quando sono salita sull'autobus. E dopo aver obliterato il biglietto ovviamente. Mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi. Per fortuna il portafoglio e il pranzo ce li ho sempre con me nello zaino. Ma devo portarmi a mano anche l'enorme cartella nera della scuola per tenere i fogli A3 che utilizziamo. Lì dentro c'erano tutti i miei disegni, i miei lavori.
Per arrivare a Padova devo cambiare tre treni e di solito, siccome la borsa è ingombrante, l'appoggio sempre nel porta bagagli sopra i sedili, anche per non dare fastidio agli altri. Era già successo che mi dimenticassi la borsa lì, ma nel viaggio di ritorno, quindi potevo tornare indietro a riprendermela perchè il treno aveva terminato la sua corsa e quindi si trovava ancora lì fermo sui binari. Ma questa volta è successo di mattina e l'ultimo treno che prendo per arrivare a destinazione è quello diretto per Bologna. Quindi, appena scesa, il treno è subito ripartito.
Presa dal panico sono scesa di colpo dall'autobus... e d'istinto ho chiamato mio padre che mi ha consigliato di andare a chiedere a qualcuno lì in stazione. Sono andata allo sportello di assistenza Trenitalia, ho spiegato cos'era successo e per fortuna la cosa si è risolta. Hanno chiamato il capotreno che è riuscito a recuperare la mia borsa e dopo vari scambi sono riusciti a farmela riavere indietro. All'inizio mi avevano detto che probabilmente sarei dovuta andare a Bologna a riprendermela OAO"
Mi hanno detto di tornare verso le due... così sono andata a scuola senza compiti e quando l'ho raccontato al prof, è rimasto sconvolto. Per fortuna poi, una volta uscita da scuola sono ripassata allo sportello e l'ho riavuta indietro. Sono sorpresa! Finalmente un'esperienza positiva con Trenitalia ^^ Ovviamente mi hanno fatto promettere di non rifarlo mai più...
A quanto pare dev'essere stata dura farla tornare indietro.
A quanto pare sono io l'unica svampita in tutta la regione che è in grado di dimenticarsi una cartella di scuola grande come una casa su un treno che prende tutti i giorni ^^
Happy ending     * '-:. \(^O^\)

Comunque....
Oggi ho la faccia di chi ha appena visto un fantasma. E anche se la giornata grazie al cielo è finita, sono ancora spaventata a morte. Oggi abbiamo avuto un nuovo professore. Ci ha introdotto l'argomento sceneggiatura e storyboard che inizieremo l'anno prossimo, quindi questa è stata l'unica lezione che abbiamo fatto con lui quest'anno. Ed è stata la giornata più traumatica da quando ho iniziato questa scuola a Padova.
Intanto aveva la faccia da "scazzato", sembrava avercela chissà-con-chi e non sorrideva spesso. Inoltre faceva quelle battutine sarcastiche un po' taglienti che a me non piacciono per niente ^^ Comunque... dopo averci fatto un po' di teoria... ci ha dato cinque minuti per creare un concept O_o ovvero, una piccola storia raccontata in tre righe. Così, su due piedi.
...
*panicopanicopanicopanicopanico*
Io non so... ho iniziato a sudare freddo... ma veramente! Nemmeno quando faccio palestra o attività fisica mi capita... ho sentito proprio le goccioline di sudore scendermi giù per il braccio... TERRORE. Mi tremavano le mani, avevo il volto in fiamme... e l'orologio che ticchettava alla parete mi consigliava di darmi una mossa e di buttare giù qualcosa. Lo so che per alcuni potrei sembrare esagerata... ma è davvero successo così, sono entrata nel panico... anche perchè poi ognuno di noi avrebbe letto a voce alta davanti a tutti la propria storia e tutti glia altri avrebbero dovuto commentarla e giudicarla.
O_o
P.. perchè mi trovavo in quella classe... perchèèè????
Uhm... avete presente la scena di Welcome to the NHK in cui Sato decide di partecipare a una lezione per sceneggiatori di videogiochi? Ecco. Oggi mi è sembrato un po' di vivere quell'episodio. Ovviamente il prof non era così cordiale.. anzi tutt'altro. Parlava con un tono di voce molto alto come se ce l'avesse con noi... e questo mi terrorizzava ancora di più O_O"
E' andata più o meno così, come in questo episodio. Anche io in quel momento avrei voluto scappare urlando cose deliranti. Vabbè... poi ce ne ha fatto scrivere un altro, questa volta più dettagliato. Di certo i miei compagni non sono stati clementi TwT Io non ho avuto il coraggio di dire nulla, sono stata zitta come sempre e ho lasciato parlare gli altri. Comunque non me la sono presa per quello che hanno detto sulle mie storie, stranamente. Ero semplicemente terrorizzata dal professore e da quello che pretendeva. Sono state tre interminabili ore.
Io... mi sono resa conto che non so scrivere storie così, su due piedi, in preda alla paura.
La prima, raccontava di un ragazzo che trova delle bolle di sapone particolari... soffiandoci riusciva a dare alle bolle forma e vita soltanto immaginando qualcosa (???). L'altra invece, parlava di una ragazzina che perde il suo pupazzo preferito al parco... il pupazzo è animato e quindi parte alla ricerca della sua padroncina e lo si vede girare il mondo.. infine, dopo anni di vagabondaggio e mille avventure, riesce a ritornare a casa.. ma si scopre che non si è mai mosso dalla città, che la casa della sua padroncina era proprio dietro l'angolo e che quindi non ha fatto altro che girare in tondo per i vari quartieri (la città era New York, quindi girava per i quartieri cinesi, italiani, francesi, ecc.). Un finale un po' grottesco... Boh, è già tanto se in quei pochissimi minuti sono riuscita a fare una cosa del genere e a restare calma O_o Avevo la nausea e sarei potuta scoppiare a piangere in qualsiasi momento... che giornata orribile. Mi sento a pezzi >/////<"
Riguardo al primo, il mio compagno che chiamo "otaku disenyano" ha commentato dicendo "sa di già visto, sembra uno di quei tipici anime degli anni 90".
OAO uhm... in effetti aveva ragione... era una storia che avevo pensato ancora alle medie e avevo chiamato "Water Pick" (nome tra l'altro preso dal mio spazzolino da denti). Il secondo invece l'ha commentato dicendo "Ti piace Felix eh? Anche lui è un pupazzo che cerca la sua padroncina. Lo conosci?". All'inizio non avevo capito quello che aveva detto. E ora mi è venuto in mente che anni fa avevo una maglietta di Felix... non è quel gatto nero?? Comunque gli ho risposto che non lo conoscevo. In effetti non avevo idea che fosse un cartone, pensavo fosse solo una marca. Però ammetto che l'idea l'ho presa da un corto che avevo visto tempo fa su animeclick...
Mi sto rendendo conto che... forse mi trovo nel posto sbagliato... nel senso che più volte sento parlare i prof e i miei compagni di cose che assolutamente non conosco. Come se parlassero un'altra lingua. "Ma di che diavolo stanno parlando??" mi capita spesso di pensare.
Forse... sono io che ho un concetto sbagliato di cartone animato.
Le fatidiche domande sono queste: è la scuola che tanto sognavo?
...mh..
Mi sta piacendo?
mmh...
Sono contenta? Soddisfatta?
..n-non saprei...
Oggi per la prima volta mi sono chiesta seriamente se sia davvero il caso di continuare. Il prossimo anno inizierò l'università, quindi sarà complicato seguire entrambe le cose. Vedo che mia madre è sollevata dal fatto che io abbia deciso di andare l'università...
Non so più cosa voglio. Pensavo che i cartoni animati fossero la mia strada... e invece mi sto accorgendo che forse non è così. Non ho ancora detto nulla ai miei e ovviamente finirò quest'anno... eppure sono così delusa, ho aspettato così tanti anni per questa scuola. Il fatto è che credevo di sentirmi "a casa" in un posto del genere e sono mi accorta che non è affatto così. Anzi, mi sento a disagio, non guardo le stesse cose che guardano i miei compagni... e abbiamo idee diverse. Ma mi rendo conto che sono io quella che non va in quella scuola... sono un po' fuori luogo >__<" Quindi non lo so... Sono così confusa e spaventata ora...
Cosa devo fare??? >/////<

Basta. Ora pensiamo a Kuroneko, dai.
Kuorneeeeekooooooooooooooo.... Perchèèè... Perchèèèèè??? TwT <3
(perchè piangono tutti nei miei disegni??? O_o)


(vado a cenare)

4 commenti:

  1. Una delle cose più complicate da fare nel corso della vita è proprio trovare la propria strada.
    C'è chi ci riesce subito, chi dopo mille tentativi e chi mai.

    Fatto sta che quando si trova la propria strada, io credo che si senta qualcosa di forte dentro, qualcosa paragonabile ha quando non si hanno dubbi sull'essere di fronte alla persona giusta, ecco si trovare la propria strada é proprio come trovare l'amore... non sai se, non sai quando e non sai perché, ma se capita, lo senti in modo forte e chiaro.

    Quindi se davvero facendoti un esame di coscienza, ti ritieni non soddisfatta, non a tuo agio, o comunque per qualsiasi motivo che sia qualsiasi, non ti senti nel posto giusto, al momento giusto, con le persone giuste... semplicemente non è li che dovresti essere.

    I momenti no capitano sempre e comunque, anche quando uno è per la sua strada, ma comunque passano... se invece questo senso che hai addosso non va via e giorno dopo giorno i dubbi aumentano... non devi pensare che i cartoni, il disegno o le altre cose che fai non siano la tua strada, ma semplicemente non si è formata la miscela giusta perché quel posto, in quel momento, con quelle persone lo sia... magari fra 5 anni disegnerai anime in giappone, chi lo sa... ma in quel momento magari avrai una percezione completamente opposta ad adesso...

    Non so se mi sto facendo capire ^^'
    Quello che voglio dire è che devi continuare a sperimentare e buttarti sempre a fare quello che ti piace in momenti, posti e con persone diverse, fino a che il mix perfetto non si creerà.

    E un po' come le coincidenze dell'amore, esempio:

    perché due persone si innamorino si deve scatenare un potenziale mix di coincidenze, ovvero:
    - lui deve esistere
    - lei deve esistere
    - loro devono incontrarsi o comunque conoscersi
    - devono avere modo di interagire
    - lui deve cominciare a provare qualcosa
    - lei deve cominciare a provare qualcosa
    - entrambi devono desiderarsi
    - nulla deve ostacolare questo processo
    - non devono esserci impedimenti o situazioni che tronchino l'evoluzione del processo

    se tutte le coincidenze si verificano tutto andrà a buon fine, ma se ci pensi, basta che solo una di queste condizioni non sia rispettata e non ci sarà un happy ending...

    Per cercare la propria strada è uguale... devi fare un casino di mix, fino a che capiterà o troverai quello giusto ^^

    E ricorda, che in qualche modo, siamo in grado di condizionare gli eventi ^^

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    1. Quanto hai ragione caro Satō!!! >////< Devo dire che i tuoi commenti sono sempre così illuminanti! Ti ringrazio! Ora proverò con l'università... quindi si vedrà ^___^ magari lì mi sentirò nel posto giusto, con le persone giuste!

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  2. ma come ex hikikomori??? alla fine cosa hai deciso? ciao

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    1. Ciao! :D Bè sì ^^" è successo anni fa.. e poi ho ho continuato con dei 'tira e molla' fino all'anno scorso... comunque è ancora presto per prendere una decisione definitiva! Aspetto di terminare l'anno scolastico ^^

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